Allergia alle muffe: come si manifesta e come si cura

donna allergica

Le allergie alle muffe rappresentano una sfida significativa per la salute di molte persone in tutto il mondo. Questi microrganismi fungini, che si trovano comunemente nell’ambiente, possono scatenare una serie di disturbi respiratori e cutanei in coloro che ne sono sensibili, in particolare nei bambini.

Scopriamo come si manifesta questo tipo di allergia, i sintomi tipici da essa causati e le opzioni di trattamento disponibili per alleviare le sue conseguenze.

Perché le muffe sono pericolose?

Le muffe, appartenenti alla famiglia dei funghi, sono microrganismi che presentano un aspetto caratterizzato da ammassi di filamenti spugnosi o schiumosi. Questi microrganismi, benché spesso sottovalutati, possono rivelarsi pericolosi, in quanto possono comportare gravi rischi per chi ne viene a contatto.

Le muffe si distinguono in vari tipi in base al colore (come il nero, il verde, il blu o il rosso), al tipo di spore che producono e agli ambienti in cui si sviluppano. La loro pericolosità risiede principalmente nelle dimensioni microscopiche delle spore, che possono essere facilmente inalate. Nel mondo esistono più di 100.000 tipi di muffe, ma soltanto circa 30 di essi si insediano e proliferano all’interno delle nostre abitazioni.

In Italia, alcune delle specie di muffe più comuni e allergeniche includono:

  • l’Alternaria Alternata (responsabile dell’allergia all’alternaria),
  • il Cladosporium,
  • l’Aspergillus niger,
  • Flavus,
  • Erreus
  • il Penicillium Notatum.

Questi microrganismi possono colonizzare sia gli spazi interni che quelli esterni delle abitazioni, soprattutto in luoghi con un tasso di umidità superiore al 50%. È quindi importante essere consapevoli della presenza di muffe e dei potenziali rischi associati alla loro esposizione.

Come si manifesta l’allergia alle muffe?

A differenza dei pollini, le muffe non seguono un ciclo stagionale definito, ma rilasciano le loro spore durante tutto l’anno, con una maggiore prevalenza in primavera e autunno, quando la vegetazione è più rigogliosa. Le allergie legate alle muffe possono manifestarsi in due forme principali: una mediata dalle IgE e l’altra, più complessa, conosciuta come micosi broncopolmonari allergiche.

Inoltre, esistono condizioni legate all’inalazione di spore fungine che possono diventare malattie professionali, come l’alveolite allergica estrinseca o la broncopolmonite da ipersensibilità, che possono colpire specifiche categorie di lavoratori, come i casari e i produttori di tappi di sughero.

I sintomi tipici dell’allergia alle muffe includono rinite, congiuntivite e, in alcuni casi, asma, talvolta di grave entità. Questi sintomi possono manifestarsi durante la primavera, l’autunno e persino in estate, a causa dell’inalazione delle spore fungine. È importante notare che le muffe possono anche scatenare reazioni allergiche a livello cutaneo, come dermatiti. Pertanto, è fondamentale essere consapevoli dei potenziali rischi per la salute legati all’esposizione alle spore di muffa.

Come curare l’allergia alle muffe?

Il trattamento dell’allergia alle muffe, che può manifestarsi con rinite, congiuntivite e asma, si basa sull’impiego di antistaminici, corticosteroidi topici e colliri antistaminici. Inoltre, la terapia di desensibilizzazione specifica attraverso l’uso di vaccini (ITS) ha dimostrato di poter migliorare significativamente l’evoluzione a lungo termine della patologia.

La prevenzione delle allergie alle muffe è fondamentale per evitare problemi di salute associati a queste spore fungine. È importante mantenere l’ambiente domestico asciutto e pulito, evitando l’uso di umidificatori che possono aumentare l’umidità e favorire la crescita delle muffe. È anche una buona pratica rivestire materassi e cuscini con fodere traspiranti per impedire l’accumulo di spore.

Limitare il numero di piante ornamentali all’interno della casa può contribuire a ridurre il rischio di contaminazione da muffe, poiché il terreno delle piante può diventare un luogo ideale per la loro crescita. Assicurarsi di pulire periodicamente i filtri dei condizionatori o dei sistemi di riscaldamento ad aria e garantire una buona ventilazione degli ambienti per ridurre l’umidità. Se possibile, considerare la sostituzione della carta da parati con vernice lavabile, poiché la carta da parati può trattenere l’umidità e favorire la crescita delle muffe.